L’ABC COGNITIVO COMPORTAMENTALE
Siamo portati a pensare che le nostre emozioni dipendano dagli eventi che ci capitano nella vita. Eppure, tutti reagiscono nella stessa maniera allo stesso tipo di eventi?
Evidentemente no.
Le nostre reazioni sono mediate dal nostro sistema di credenze, che agisce come un filtro tra la realtà esterna e il nostro mondo interiore.
Questa è la filosofia di base su cui si basa la Terapia Razionale Emotivo Comportamentale (TREC), fondata dallo psicoterapeuta statunitense Albert Ellis (1913 – 2007, USA).
La TREC rappresenta la realtà attraverso un modello chiamato A.B.C., secondo cui i nostri stati emotivi e comportamenti non sono determinati dagli eventi che ci capitano, bensì dal nostro sistema di credenze e dai pensieri consci e inconsci nei confronti degli stessi.
A.B.C. infatti, è un acronimo che sta per:
A – Attivatori: gli eventi o fatti che fungono da “trigger”.
B – Beliefs, dall’inglese credenze, e cioè i pensieri e le deduzioni che traiamo dagli eventi Attivatori, in modo conscio o inconscio.
C – Conseguenze, di tipo Emotivo e Comportamentale.
Ecco qui alcuni esempi di come funziona il l’ABC tratti da situazioni reali, in cui il cibo è protagonista.

Esempio 1. Giada e la RABBIA sul LAVORO
Giada lavora come impiegata tutti i giorni della settimana dalle 9 alle 18. La sua titolare la costringe a orari che lei definisce “assurdi” e che non le danno la possibilità di organizzare la sua vita come preferirebbe.
Questo l’ha portata progressivamente a sacrificare il tempo libero che trascorreva in palestra e con gli amici, ma anche a deteriorare la sua relazione di coppia.
Giada si sente molto arrabbiata con la sia titolare, non sopporta più le sue condizioni di lavoro. Ogni sera, quando torna a casa dal lavoro, si rivolge al cibo, la sua unica valvola di sfogo.
Mangiare le da una sensazione di tranquillità, che tuttavia dopo qualche minuto si trasforma in senso di colpa e tristezza per vedersi ingrassare.
Rappresentazione grafica sintetica* dell’A.B.C.

Esempio 2. Sara, eLA PROFONDA TRISTEZZA per la sutuazione E FAMIGLIARE
Sara ha quasi 50 anni, è sposata e ha un figlio. Con suo marito la comunicazione è ridotta al minimo. I rapporti sessualità quasi inesistenti e le occasioni sociali ormai sporadiche. Sara ha lasciato la sua occupazione quando suo figlio era piccolo e ora si occupa quasi esclusivamente della casa, della madre e di un parente malato.
La mancanza di tempo per sé stessa e la frustrazione verso la sua situazione attuale alimentano giorno dopo giorno una profonda tristezza. Sara cerca consolazione e conforto nel cibo.
Il piacere del mangiare ha una durata limitata. Seguono senso di colpa maggiore tristezza per il fallimento percepito dalla perdita di controllo sul cibo. La frustrazione crescente apre la porta a un circolo vizioso che vede il cibo come mezzo per confortarsi.
Rappresentazione grafica sintetica* dell’A.B.C.

Esempio 3. Sofia e l'ANSIA per gli ESAMI universitari
Sofia ha 22 anni e studia. Ogni volta che gli esami si avvicinano, cresce in lei una sensazione di ansia.
Sofia ha alte aspettative su se stessa ed esige da sé ottimi risultati, che ritiene fondamentali per la sua carriera futura. Pensa che il mancato raggiungimento dei voti a cui ambisce potrebbe compromettere il suo futuro, oltre a deludere i suoi genitori che hanno investito su di lei.
La crescente ansia, a tratti insopportabile, trova sfogo proprio nel cibo, attraverso abbuffate che si intensificano nei pomeriggi delle due settimane (circa) che precede gli esami. Per paura di ingrassare, Sofia adotta meccanismi di compensazione quali vomito indotto e attività fisica in eccesso.
Questi le permettono di non ingrassare, tuttavia è consapevole dei rischi connessi alla Bulimia Nervosa.
Rappresentazione grafica sintetica* dell’A.B.C.

Binge Eating e Terapia Razionale Emotivo Comportamentale (TREC)
I tre esempi mostrano situazioni “tipo” e soprattutto le credenze ed emozioni che più spesso si accompagnano alla fame compulsiva o all’abbuffata.
Ma proviamo a chiederci, rispettivamente:
Tutte le persone insoddisfatte sul lavoro si sfogano con il cibo?
Tutte le donne con problemi famigliari si consolano mangiando?
Tutti coloro che si sottopongono a una esame si abbuffano e vomitando?
Certamente no! La risposta negativa fa desumere che le emozioni (ira, depressione, ansia) e i comportamenti (perdita di controllo sul cibo) dipendono dalle credenze.
Il lavoro che svolgo con i pazienti non può prescindere dal prendere in esame il significato che il cibo assume nel proprio vissuto personale, famigliare e relazionale.
Molte delle nostre credenze affondano le radici in bisogni passati. Benchè esse possano essere state utili, ora non lo sono più, ma anzi si rivelano essere fonte di sofferenza.
La Psicologia Razionale Emotivo Comportamentale, mantenendo un focus sul presente, permette di rilevare le credenze nucleari che nutrono il problema – per esempio il disturbo alimentare – e mira a produrre un cambiamento finalizzato all’adozione di nuove credenze funzionali al benessere individuale attraverso un lavoro personalizzato e con l’utilizzo di specifiche strategie.
Se anche tu pensi di avere bisogno di un supporto per un disturbo di fame emotiva, abbuffate o per un problema emotivo, puoi richiedere una chiamata conoscitiva o scrivermi per raccontarmi di te e conoscere di più su come funziona un percorso psicologico con me.
Come diceva Epitteto, “Gli uomini sono agitati e turbati, non dalle cose, ma dalle opinioni ch’essi hanno delle cose.”
*La rappresentazione fornita è sintetica e si limita a fare comprendere il funzionamento dell’A.B.C. a scopo informativo.
L'autrice

Sono Martina Amigoni, sono una Psicologa Clinica esperta di Psicologia Alimentare. Aiuto le persone a guarire da Anoressia, Bulimia, Binge Eating e altri Disturbi Alimentari meno conosciuti. Aiuto i pazienti a liberarsi da ansia, tristezza ed emozioni che sostengono un comportamento disadattivo, al fine di trovare serenità nella mente e benessere e fiducia nel proprio corpo. Ricevo in studio, ma anche e soprattutto online. Per informazioni, compila il form qui sotto!
Sono disponibile anche per consulenze ai familiari.
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