Psicologia Alimentare

Se hai letto il Chi Sono  avrai di certo capito come il cibo per me sia un catalizzatore di emozioni e un alleato per poter esprimere quanto si cela dentro di noi.

Il mio lavoro, gli studi e il mio vissuto personale mi hanno permesso di sviluppare una Metodologia che fa da ponte tra la mente e corpo, emozioni e cibo. In qualità di Psicologa, Istruttrice Mindfulness e Yoga, lavoro su 4 punti che riporto qui di seguito.

I 4 PUNTI SU CUI LAVORO

1. Mangiare serve a vivere. Senza cibo, non avremmo il nutrimento necessario al nostro sostentamento. Eppure intorno al rapporto con il cibo e con il corpo spesso insorgono problematiche distruttive capaci di condizionare l’esistenza di una persona;

2. Mangiare provoca piacere: quel piacere di sensi, mente e corpo che, se ricercato all’eccesso, causa una perdita di controllo davanti al cibo;

3. Il cibo e il corpo sono anche un modo per esprimere un disagio di tipo emozionale. La rinuncia al cibo e il completo controllo su che cosa scegliamo di mangiare (o di non mangiare), possono essere allora espressioni di un disagio emotivo da sbloccare;

4. Mangiare è un’attività dal forte connotato sociale e la tavola rappresenta un luogo di unione, di incontro. Tuttavia i problemi legati al cibo e al corpo possono essere un fattore di isolamento e di sofferenza.

 

CHE COSA RAPPRESENTA IL CIBO PER TE?

Attorno alla cucina si costruiscono simboli, relazioni e culture. Tuttavia, spesso accade che si instaurino dinamiche disfunzionali che rappresentano estremi di due polarita:

– da un lato la ricerca del controllo esasperato attraverso regole restrittive,rinunce e il timore fobico di ingrassare;

– dall’altro lato, l’impulso irrefrenabile a mangiare per placare emozioni quali nervosismo, stress, ansia, rabbia o depressione.

Oggigiorno i Disturbi Alimentari sono in  forte aumento. La  nostra società dà grande importanza all’aspetto esteriore e la cura del corpo è divenuta una parte fondamentale della vita di molti.  Tuttavia, la letteratura scientifica è d’accordo sull’attribuirne l’origine a cause multifattoriali.

Pertanto, la risoluzione  l’origine del disturboattribuire la causa a In ogni caso, un’immersione in sensi di colpa, una bassa autostima che porta al disprezzo di sè e la voglia di liberarsi dalle prigioni del cibo.

Per questa ragione, ritengo fondamentale concentrare l’attenzione su quali siano i principali DCA per poterli riconoscere e curare.

Disturbi Alimentari: cosa sono e come curarli

I DCA sono “disturbi caratterizzati da un’alterazione del consumo o dell’assorbimento di cibo che incide negativamente sulla salute della persona o sul suo funzionamento sociale.” (DSM-5)

Tra questi, i principali sono:

  • Anoressia Nervosa, caratterizzata da restrizioni nell’assunzione di cibo e marcata preoccupazione circa la forma e il volume del corpo;

  • Bulimia Nervosa, caratterizzata dalla presenza di abbuffate e condotte compensatorie, oltre alla preoccupazione circa la forma e il volume del corpo;

  • Disturbo Alimentazione Incontrollata, o Binge Eating Disorder, caratterizzato dalla presenza di abbuffate.

  • Ortoressia, un disturbo alimentare caratterizzato dalla ricerca ossessiva di una dieta sana e di cibi “puri” al fine di controllare la magrezza (massa magra) e la salute del corpo . 

  • Vigoressia, una forma di dismorfofobia tipicamente maschile caratterizzate dall’ossessione per il tono muscolare e  l’aumento della massa magra attraverso l’allenamento e la disciplina nella condotta alimentare;

  • Altri disturbi legati alla necessità di mangiare compulsivamente per fame nervosa.

A CHI MI RIVOLGO

Mi rivolgo ad adulti, giovani e adolescenti con:

Percorsi dedicati a chi soffre di una DCA e desidera guarire;

Consulenze a Famigliari e Parenti che vivono accanto a chi ha sviluppato un DCA.

La maggiori parte delle richieste è di sedute online, la cui efficacia è dimostrata.

 

TI RITROVI IN QUEL CHE SCRIVO? TI RICORDO CHE POSSO AIUTARTI A:

  • Trovare un equilibrio nella tua relazione con il cibo:

    • Controllare la fame emotiva e le abbuffate;

    • Liberarti di regole restrittive autoimposte;

  • Comprendere che il modo in cui mangi è la conseguenza di un problema emotivo, e lavorare su di esso;

  • Imparare a gestire i sensi di colpa dopo un pasto;

  • Imparare ad accettare il tuo corpo e a volerti bene;

  • Tornare ad avere una vita famigliare e sociale serena;

  • Ridare senso alla tua vita.

 

Utilizzo la metodologia Razionale Emotiva Comportamentale, il cui strumento principale è l’ABC Cognitivo, la cui efficacia nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare è scientificamente dimostrata.
Utilizzo inoltre tecniche di Mindfulness e Mindful Eating per favorire lo sviluppo di una migliore relazione con sé, con il proprio corpo e nelle proprie scelte alimentari.

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