CICLO MESTRUALE EMOZIONI PSICOLOIGA PSICOLOGIA

Il ciclo mestruale è un capitolo fondamentale che caratterizza la vita di donna. Per anni – e in parte ancora oggi – i tabù ad esso connessi hanno contribuito a celarlo sotto velo di mistero, ma ci sono problematiche e disfunzioni che, se non adeguatamente trattate, rischiano di alimentare l’ignoranza (nell’autentico senso di mancanza di conoscenze) sulle mestruazioni.

In questo articolo non ti spiego cosa sia il ciclo mestruale da un punto di vista medico, ma voglio fare luce sulle emozioni che emergono quando insorgono problematiche o disfunzioni e le 7 ragioni per cui la psicologia – accanto alle cure mediche – è fondamentale nel fornire supporto, comprensione e consapevolezza.


CICLO MESTRUALE, EMOZIONI E PSICOLOGIA: 7 COSE DA SAPERE

1.     L’AMENORREA PRIMARIA

Il primo ciclo mestruale si chiama menarca e può presentarsi a diverse età. Se non si presenta entro i 15 anni oppure entro 5 anni dalla comparsa dei caratteri sessuali secondari, si ha l’amenorrea primaria, e questo ritardo può essere vissuto con vergogna o senso di inadeguatezza da parte della ragazza, specialmente se si paragona alle sue amiche o compagne già mestruate.

2.     LA MENOPAUSA

Il ciclo mestruale dura dalla prima adolescenza fino alla menopausa, che inizia intorno ai 50 anni in media. La menopausa produce un grande cambiamento nel corpo della donna sia a livello fisico, sia emozionale, sia sessuale, che può avere un forte impatto sulla propria autostima e sulla vita di coppia. L’accompagnamento psicologico alla menopausa per alcune donne è fondamentale a  superare al meglio questa fase di cambiamento.

3.     LA SINDROME PREMESTRUALE

La mestruazione, che può essere indolore o dolorosa (dismenorrea) è spesso preceduta dalla cosiddetta sindrome premestruale, definita nel DSM 5 come “disturbo disforico premestruale”. Essa si manifesta attraverso instabilità emotiva, con stati d’ansia, depressione e irritabilità, ma anche marcata fame nervosa (tendenzialmente di dolci) e difficoltà a mantenere uno stile di vita sano e regolare.

4.     LE MESTRUAZIONI

Si chiamano “mestruazioni o “mestruo” i giorni durante i quali avviene il sanguinamento, che permette l’eliminazione delle tossine e di materiale biologico di scarto. Ogni donna vive il proprio ciclo mestruale  e ogni singolo ciclo in maniera diversa. Tuttavia, un vissuto comune a molte è quello di vergogna e di imbarazzo dovuti alla paura di sporcarsi, che può portare ad autolimitazioni e rinunce, per esempio a praticare attività sportive o sociali.

Un forte ruolo nel determinare tale vissuto di vergogna e disagio proviene dal fatto che attorno alle mestruazioni sono state costruite credenze e tabù che hanno alimentato la necessità di nascondere questo fatto del tutto naturale. Inoltre, il giudicare il sangue mestruale come qualcosa di sporco, impuro, disgustoso alla vista e all’odore, ha contribuito a rafforzare i tabù e l’ignoranza (intesa come mancanza di conoscenze), che a loro volta alimentano in maniera conscia o inconscia emozioni negative e una mancanza di comunicazione e di diffusione di informazioni sul tema.

5.     IL DOLORE

Molte ragazze e donne, durante le mestruazioni, provano forte un dolore localizzato specialmente a livello del ventre, della schiena o del seno. Questa condizione, oltre a essere di per sé spiacevole, in molti casi è associata a una mancanza di comprensione da parte di famigliari, amici o compagni/colleghi.

In ogni caso, il ciclo mestruale è un avvenimento naturale completamente “normale”, mentre – soprattutto in assenza di patologie – il dolore ad esso associato non dovrebbe esserlo. A tal proposito, oltre all’adozione di uno stile di vita sano e regolare, risalire alle cause anche inconsce che stanno all’origine del dolore, attraverso un percorso apposito, può fornire strumenti preziosi utili a conoscere se stessa e il proprio ciclo, ma anche ad alleviarne il dolore.

6.     I RITARDI

Il ciclo mestruale ha in media una durata di 28 giorni, per le più “puntuali”, ma variazioni di alcuni giorni sono considerate fisiologiche, specialmente in periodi di cambiamento o di stress. Il ritardo è spesso vissuto con grande preoccupazione, specialmente nel caso in cui la donna che non desidera rimanere incinta tema un eventuale concepimento. Il supporto psicologico, o un consiglio medico, possono essere utili a comprendere come agire in questi casi ed evitare comportamenti a rischio.

7.     L’AMENORREA SECONDARIA

Se invece il ciclo è assente per almeno 6 mesi, si parla di amenorrea secondaria, che può essere anche detta amenorrea ipotalamica o ipofisaria. Questa può essere infatti ricondotta a cause di tipo fisico oppure psicologico, tra cui lo stress, che blocca l’impulso al rilascio degli ormoni che permettono l’ovulazione. Un forte stress fisico (per esempio scarsa alimentazione, eccesso di sport o spostamenti, fatica) o mentale (ansia, preoccupazioni, emozioni intense) possono essere alla fonte di tale blocco, per superare il quale la psicologia può essere di grande aiutO.

Il ciclo mestruale è un capitolo fondamentale che caratterizza la vita di donna. Per anni – e in parte ancora oggi – i tabù ad esso connessi hanno contribuito a celarlo sotto velo di mistero, ma ci sono problematiche e disfunzioni che, se non adeguatamente trattate, rischiano di alimentare l’ignoranza (nell’autentico senso di mancanza di conoscenze) sulle mestruazioni.

In questo articolo non ti spiego cosa sia il ciclo mestruale da un punto di vista medico, ma voglio fare luce sulle emozioni che emergono quando insorgono problematiche o disfunzioni e le 7 ragioni per cui la psicologia – accanto alle cure mediche – è fondamentale nel fornire supporto, comprensione e consapevolezza.

 

CONCLUSIONI

Il complesso meccanismo biologico che regola il ciclo, ha inizio proprio dal regolamento dei livelli ormonali innescato da due strutture situate nel cervello: ipofisi e ipotalamo. I 7 esempi sopracitati mostrano quanto forte sia la connessione tra mente e cervello nel regolare il ciclo mestruale, ma anche nel causarne alterazioni o problematiche.

Per queste ragioni è fondamentale che chi cerca una soluzione a tali problemi possa rivolgersi non solo a un professionista del campo medico che sappia suggerire la terapia adeguata, ma anche a uno psicologo che aiuti a comprendere le emozioni e la genesi di tali conflitti, guidando la persona (la donna) in una conoscenza di sé e delle proprie radici profonda e consapevole, che vada oltre il sintomo e verso la risoluzione della componente emotiva e/o inconscia.

Se vuoi che sia io a darti un consiglio o un supporto di tipo emozionale a ciò che ti causa pensieri e preoccupazioni, puoi scrivermi (al form qui sotto) o chiamarmi e troveremo insieme la soluzione migliore per te!

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