EMOZIONI e TERAPIA RAZIONALE EMOTIVO COMPORTAMENTALE
“Le emozioni sono risposte intense e di breve durata, composte da pensieri, cambiamenti fisiologici e comportamenti, a uno stimolo tangibile, interno o esterno.”
(Albert Ellis, fondatore della Terapia Razionale Emotivo Comportamentale, TREC)
CHE COSA SONO LE EMOZIONI?
In psicologia si definiscono come “processi multi-componenziali attivati da stimoli interni o esterni che determinano le nostre azioni e i nostri comportamenti”, e che ci coinvolgono a livello cognitivo, psicologico, fisico, motivazionale, comportamentale, etc.
Sebbene spesso si parla di emozioni come un qualcosa di ignoto e incontrollabile, è opportuno sapere che le emozioni sono un dotazione estremamente importante per l’essere umano e per gli animali in quanto, consentendo di reagire a stimoli ambientali e interiori, hanno consentito la sopravvivenza dell’uomo anche in condizioni ambientali avverse.
Senza le emozioni, non vi sarebbe la possibilità di relazionarsi a sè, agli altri e all’ambiente, l’apprendimento sarebbe difficile o impossibile, la vita sarebbe deprivata dei suoi colori.
Tuttavia, è importante sapere che tra le sette emozioni di base, solo una è considerata pienamente positiva, mentre le altre sono negative, proprio perchè il loro fine da tempi ancestrali, non è stato il piacere, ma la sopravvivenza, e l’adattamento all’ambiente.
Oggigiorno la maggior parte di noi non vive in un ambiente ostile, bensì nella comodità. Ciò che le emozioni ci richiedono è di imparare non tanto a sopravvivere, quanto a essere consapevoli di noi stessi, a elevare il nostro stato di coscienza.
Ecco allora come una trattazione delle emozioni secondo la prospettiva Razionale Emotivo Comportamentale.
EMOZIONI IN TERAPIA RAZIONALE EMOTIVO COMPORTAMENTALE (TREC)
La TREC classifica le emozioni secondo due modalità:
– Il primo livello distingue le emozioni positive da quelle negative. Come detto, gran parte di esse appartiene alle negative.
– A loro volta, esse si dividono in funzionali e disfunzionali, in base alle conseguenze e al comportamento a cui conducono.
Importante è sapere che, secondo la TREC, “funzionale” e “disfunzionale” non sono varianti di una stessa emozione, la quale possa dunque assumere diverse accezioni lungo tale continuum quantitativo. Viceversa, si tratta di emozioni diverse, ma dal contenuto simile.
Inoltre, la funzionalità o disfunzionalità dipende dalle conseguenze comportamentale che l’emozioni porta con sè. Emozioni funzionali portano a conseguenze funzionali; emozioni disfunzionali portano a conseguenze disfunzionali.
Ci si potrebbe chiedere come sia possibile che un’emozione positiva sia funzionale.
Pensiamo all’euforia (la cui controparte funzionale è la gioia o allegria). Una persona euforica per una ragione determinata potrebbe canalizzare la sua energia in comportamenti quali mangiare in eccesso (o abbuffarsi), bere in eccesso fino a ubriacarsi, adottare comportamenti che non tengano conto della sensibilità o quiete altrui. Comportamenti eccessivi sono disfunzionali. Per questo, anche le emozioni positive vanno riconosciute e canalizzate in maniera positiva, per garantire il benessere di sè e degli altri.
Ecco una rassegna delle principali emozioni disfunzionali e funzionali che più spesso vengono trattate con i pazienti.
Tra le sotto citate, l’unica positiva è l’euforia/gioia. Non vengono elencate alcune emozioni per le quali non vi è un vocabolario adatto a distinguere la controparte funzionale e disfunzionale, quale l’invidia e la gelosia.
CHE COSA FARE CON LE EMOZIONI?
Imparare a riconoscere le proprie emozioni, darvi un nome e comprendere se siano funzionali o disfunzionali è importante sia perchè ne permette una prima elaborazione, sia perchè permette di imparare a gestirle.
NOTA
Molto spesso si parla di capacità di “controllo” delle emozioni. Personalmente trovo che le emozioni non vadano controllate in quanto questo termine suggerisce un eccesso di rigidità.
Si potrebbe preferire i termini regolare o gestire, anche se tecnici, o in definitiva, apprezzo molto i termini canalizzare, vivere, lasciare fluire le emozioni!
Imparare a farlo consente di conoscere meglio se stessi e apportare un significativo miglioramento della propria qualità di vita!
Ricorda che sei una persona unica e che meriti di risplendere!
Dott.ssa Martina Amigoni
Psicologa Clinica, Consulente Sessuale
Esperta di Comportamento Alimentare e Psicologia Femminile
Istruttrice Mindful Eating e Yoga